Riportiamo a titolo di curiosità alcuni brani di un proclama di Francesco da Carrara dettato in lingua padovana nel 1373, il quale essendo autentico di una sicura idea di come parlassero e scrivessero i nostri antichi progenitori. II documento comincia cosi: De comandamento del magnifico e posente Segnor nostra messer Frarcisco da Carara de la citè de Pava e del distreto. Ordenemo per uno trombeta sia fato piublica grida in gi logi use, e la forma enfra scita. Corando gi ani del nostro Segnone Jesù Cristo 1373 ecc. ecc. E qui procede la minaccia ,di pene, supplizi e castighi per una sequela di delitti come: Furto, violencia, omecido, sacrilegio, adulterio, strupo, incesto, tradimento, ver d'altra zascheduna generation e qulitè de delito del quale secondo rason o ver statuti de la citè de Pava o de Vicenza o E su questa tono, continua a specificare le qualità di delitti da punirsi. Sono da osservarsi le parole: «cite, usfè qualitè, empiagò, segnore», ed altre, ancora usate nel nostro contado.
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